Praticamente in tutti i Cantoni sono attivi servizi di consulenza per vittime, testimoni e persone altrimenti confrontate con il fenomeno della discriminazione razziale. Le competenze dei consultori variano da Cantone a Cantone: si passa da servizi di primo contatto e di smistamento alla consulenza specializzata, all’assistenza giuridica e al patrocinio legale.
La consulenza a vittime, testimoni e altre persone alla ricerca di consiglio è un’attività complessa che richiede conoscenze e competenze interdisciplinari in campo psicosociale e giuridico e la capacità di assistere e sostenere gli assistiti nel processo di risoluzione del conflitto. Questi tre aspetti non possono essere affrontati separatamente, ma devono essere compresenti sin dall’inizio. È inoltre importante disporre di una vasta rete di contatti e conoscere bene il funzionamento delle autorità e delle istituzioni locali.
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Risoluzione extragiudiziale delle controversie (impostazione privata o istituzionale)
Spesso i casi di discriminazione non possono essere risolti (soltanto) adendo le vie legali. Soprattutto negli ambiti più importanti per l’esistenza come la scuola, l’alloggio o il lavoro, le vittime sono poco inclini ad assumersi senz’altro il rischio del muro contro muro. Devono quindi trovare un modo per continuare a frequentare la scuola o conservare l’alloggio o il posto di lavoro nonostante la discriminazione subìta. In questi casi bisogna tentare di disinnescare la situazione. Il metodo più efficace è spesso l’impiego di contatti diretti. Per questo consulenti e consultori dovrebbero disporre di un’ampia rete di contatti. Se questo modo di procedere non dà frutti, il consultorio o, secondo il mandato, un servizio di mediazione esterno, possono assistere la vittima in un processo di risoluzione della controversia strutturato.Approfondimento
Consulenza giuridica
Della consulenza standard per i casi di discriminazione razziale fa parte, oltre alla consulenza psicosociale, anche una prima analisi giuridica dell’accaduto. Questa comprende un’attenta ricostruzione e classificazione dell’episodio, l’accertamento delle possibili opzioni e la loro valutazione (possibilità e rischi). Secondo il mandato del consultorio, i casi con implicazioni giuridiche sono accompagnati fino alla risoluzione della controversia o demandati a un servizio competente in materia.Nei casi di discriminazione razziale, la situazione giuridica può essere molto diversa secondo l’ambito della vita interessato e non è sempre facile da valutare. Oltre alle disposizioni sulla discriminazione devono infatti essere analizzate anche le normative della pertinente legislazione (p. es. del diritto del lavoro o del diritto di locazione). Sulla base di una prima valutazione, si può tuttavia decidere se sia necessaria l’analisi approfondita di un giurista del ramo. Considerazioni di ordine giuridico possono inoltre giocare un ruolo anche nella trattazione psicosociale dell’episodio e definiscono il margine di manovra dei negoziati nelle risoluzioni extragiudiziali delle controversie.
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Consulenza psicosociale
Offrire una consulenza di buona qualità significa innanzitutto ascoltare con attenzione e focalizzarsi sui bisogni di chi chiede consiglio. La discriminazione razziale ferisce sempre chi la subisce - anche quando non è penalmente rilevante o non ci sono testimoni. I consulenti devono riconoscere l’offesa, ma al tempo stesso farsi un quadro della situazione e classificarla per poter valutare con la vittima le possibili strategie. Devono accettare la decisione dell’assistito su come proseguire qualunque essa sia. E devono indirizzarlo a un servizio competente se il suo problema esula dalla loro sfera di competenza. Questo richiede la capacità di condurre un colloquio, che è dunque un requisito indispensabile per tutti i consulenti.Per garantire e migliorare costantemente la qualità della consulenza, oltre alle competenze e qualifiche dei singoli collaboratori devono essere dati anche determinati presupposti progettuali, organizzativi e istituzionali. In particolare, devono essere chiaramente definiti e comunicati il mandato e il ruolo del consultorio (p. es. se prevede il patrocinio legale o è impostato sulla mediazione). Per un quadro esaustivo dei criteri di qualità, cliccare qui.
Quanto segue si concentra sulla fase del primo contatto e dello smistamento. Va inoltre ricordato che, secondo l’ambito di vita e la forma di discriminazione, sono previste procedure specifiche la cui trattazione esulerebbe dal quadro della presente guida.