Per comporre una controversia vi sono altre possibilità oltre alla procedura giudiziaria ordinaria. Di particolare rilievo per i casi di discriminazione razziale sono i meccanismi extragiudiziali: facilmente accessibili e perlopiù gratuiti, in certe situazioni hanno più probabilità di condurre alla soluzione auspicata rispetto a procedure giudiziarie complicate e costose.
Nei casi di discriminazione razziale, adire le vie legali non è sempre la soluzione migliore. Gli ostacoli che si pongono dinanzi a chi lo fa sono numerosi: formalità complicate, costi elevati, tempi lunghi, scarse probabilità di successo, fatti difficili da provare e la paura di «aggiungere lite a lite». I tribunali danno ragione a una parte e torto all’altra. Nei casi di discriminazione, questo non è soddisfacente e l’esito sarà perlopiù ritenuto ingiusto da almeno una delle parti.
Conciliazione (nel diritto civile)
La conciliazione è la procedura più vicina alla procedura giudiziaria. Secondo il Codice di procedura civile (CPC), il processo civile ordinario è di norma preceduto da un tentativo di conciliazione (art. 197 CPC). Le autorità di conciliazione si occupano, ad esempio, di tutte le controversie concernenti i rapporti di locazione. Designate dai Cantoni, cercano di conciliare le parti. La procedura è senza formalità (art. 201 cpv. 1 CPC) e confidenziale (art. 205 CPC). Se nella procedura di conciliazione non si giunge a un accordo, l’autorità di conciliazione rilascia l’autorizzazione ad agire e il processo continua secondo la procedura ordinaria. L’udienza di conciliazione ha luogo entro due mesi dal ricevimento dell’istanza (art. 203 cpv. 1 CPC). Le spese della procedura sono di norma a carico dell’attore (art. 207 CPC; per le eccezioni cfr. art. 113 CPC).
Mediazione (in particolare nel diritto civile)
Nel CPC è menzionata anche la mediazione (art. 213 segg. CPC). Spesso correlata a controversie di diritto familiare, la mediazione è oggi sempre più impiegata anche nei casi di discriminazione. La mediazione può essere richiesta sia durante la procedura di conciliazione sia durante la procedura dibattimentale, ma può essere avviata anche in assenza di qualsiasi procedura civile. Essenzialmente si tratta di un negoziato moderato da una persona terza indipendente e neutrale secondo un metodo prefissato. Il mediatore non prende decisioni, ma aiuta le parti a risolvere autonomamente il conflitto. I servizi di mediazione sono offerti da professionisti privati, servizi specializzati, cancellerie e in parte anche dalla polizia. La procedura è più strutturata rispetto a quella della conciliazione; mediatore e parti sono sullo stesso piano. Le spese sono suddivise tra le parti.
Maggiori informazioni sulla mediazione.
Difensori civici cantonali e comunali
Alcuni Cantoni e Comuni dispongono di difensori civici (i cosiddetti difensori civici parlamentari). Si tratta di persone di fiducia indipendenti che raccolgono reclami contro servizi dell’amministrazione pubblica. Indipendenti da quest’ultima, sono soggette all’obbligo di tutelare il segreto e hanno il diritto di essere informate dall’amministrazione e di consultarne gli atti. Attualmente vi sono difensori civici comunali a Berna, Rapperswil-Jona, San Gallo, Winterthur e Zurigo e cantonali nei Cantoni di Basilea Campagna, Basilea Città, Vaud, Zugo e Zurigo. Non ve ne sono a livello federale. I difensori civici hanno il grosso vantaggio di offrire servizi gratuiti e a bassa soglia e di godere della massima stima dell’amministrazione.
Maggiori informazioni sui difensori civici parlamentari.
Difensori civici settoriali
Ci sono inoltre difensori civici di diritto privato per settori specifici, ad esempio per i trasporti pubblici, l’assicurazione malattie (per tutti gli assicuratori riconosciuti in Svizzera), le assicurazioni private, la Suva (e le compagnie assicurative affiliate) e la Radiotelevisione di lingua tedesca SRF.
Maggiori informazioni sui difensori civici settoriali.
Servizi specializzati
Anche alcuni servizi specializzati possono aiutare a risolvere controversie in casi di discriminazione, ad esempio il Consiglio svizzero della stampa che si occupa dei reclami concernenti l’etica dei mass media. Dopo aver valutato un caso, pubblica una presa di posizione nella quale può fare constatazioni e formulare raccomandazioni. Chiunque può presentare un reclamo al Consiglio svizzero della stampa, anche chi non è personalmente toccato. La procedura è gratuita.
Consultori specializzati nella discriminazione razziale
I consultori specializzati nella discriminazione razziale possono fornire informazioni giuridiche o non giuridiche e offrono in parte anche conciliazioni, negoziati assistiti o altri interventi per la risoluzione di controversie. Con l’avvio, nel 2014, dei programmi d’integrazione cantonali, i Cantoni si sono impegnati a garantire un’offerta di consulenza di questo genere.
Consultori specializzati.
Consultori per l’aiuto alle vittime di reati
Chi è stato vittima di un reato che ne ha leso l’integrità fisica, psichica o sessuale può rivolgersi a uno dei consultori specializzati attivi in Svizzera. I colloqui di consulenza personali sono gratuiti.
Aiuto alle vittime di reati in Svizzera.